Un cavo patch è un cavo elettrico o ottico utilizzato per collegare un dispositivo elettronico o ottico e veicolare il segnale. I cavi patch sono generalmente prodotti in molti colori diversi in modo da essere facilmente distinguibili e sono relativamente corti, non più lunghi di dieci metri. I tipi di cavi patch includono cavi XLR, cavi per microfono, per cuffie, cavi per spettroscopia in fibra ottica, connettori RCA, cavi Ethernet modulari, cavi per trasportare segnali video o audio amplificati.
Cavi patch di rete
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- Collegamento: 2 connettori di rete RJ45 (standard) // Testato fino a 250 MHz // Gigabit LAN 10/ 100/…
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Digitus Cavo LAN Cat 6A – 0,5 m – 10 pezzi – Cavo di rete RJ45 – S/FTP schermato – Compatibile con…
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Un cavo di rete è composto da 4 coppie di rame intrecciate ed è caratterizzato dal tipo di armatura e dalla sua categoria. La lunghezza di un collegamento di rete via cavo deve essere inferiore a 100 metri tra due apparecchiature IT o due apparecchiature di rete.
Il cavo crossover è usato per collegare due apparecchi identici di generazioni precedenti al 2008 che non sono in grado di comunicare elettronicamente. Sui vecchi switch e hub a volte è presente un pulsante che consente di attraversare il cavo.
Il cavo diritto è usato per collegare apparecchiature diverse o uguali ed è è regolamentato dagli standard T568A e T568B.
I due standard possono essere utilizzati come desiderato, ma lo stesso cavo deve essere cablato in un unico standard. Nella maggior parte delle reti, il cablaggio viene eseguito con lo standard T568A. I cavi patch sono usati nelle sale tecniche per collegare la spina RJ45 sull’apparecchiatura di rete switch o router.
La lunghezza generalmente varia da 1 a 2 metri, ma spesso è 50 cm. Il cavo patch collega l’apparecchiatura informatica (PC, stampante) alla presa di rete. I cavi patch si suddividono in varie categorie, alcune delle quali non esistono più, come la Categoria 1, usata solo per la telefonia.
Categorie dei cavi patch
Di seguito vi sono le categorie esistenti per classificare i cavi patch. La Categoria 2 ha velocità di trasmissione di 4 Mbit / s, frequenza 2 MHz ed era usata su reti Token Ring. Anche questa è stata abbandonata.
Categoria 3 ha velocità di 4 Mbits / s, frequenza 16 MHz e sono cavi usati oggi per la telefonia del mercato commerciale e per le linee analogiche o digitali. I cavi di Categoria 3 sono stati distribuiti in maniera massiccia nei primi anni ’90, ma adesso per le reti sono stati abbandonati.
Categoria 4 ha velocità in bit di 16 Mbits / s, frequenza 20 MHz e non esiste più.
Categoria 5, con velocità di 100 Mbits / s e frequenza di 100 MHz, è stato standardizzato nel 1991. I cavi di categoria 5 sono stati distribuiti all’inizio degli anni 2000. Categoria 5e, velocità di trasmissione dati fino a 1 Gbit / s e frequenza 125 MHz, standardizzato nel 2000 e usato per telefonia e gestione IT.
Questo tipo di cablaggio ha quasi completamente sostituito la categoria 5 negli anni 2005-2010 ed è il tipo più comune sulle reti di oggi. Categoria 6: velocità 1 Gbit / s, possibilità di 10 Gbit / s fino a 50 metri, frequenza 250 MHz, standardizzato nel 2002.
Dal 2010 al 2014, la Categoria 6 è quella di riferimento per i cablaggi perché è meno sensibile alle interferenze. La Categoria 6a è stata standardizzata nel 2008, ha velocità di 10 Gbit / s, frequenza 500 MHz e si usa per la telefonia e la gestione IT. La Categoria 6a offre attualmente il miglior compromesso in caso di cablaggio, ma non è l’ultima.
Cavi patch per segnali televisivi
Tra i cavi patch per segnali TV ci sono quelli di Categoria 7. Hanno velocità di 10 Gbit / s, 100 Gbit / s oltre 15 metri, 40 Gbit / s oltre 50 metri e frequenza di 600 MHz. Usano un connettore di tipo G4 che però è poco apprezzato a causa della sua incompatibilità con il connettore RJ45.
Infine c’è la Categoria 7a, con throughput fino a 100 Gbit / s, frequenza 1 GHz e connettore di tipo G4. Anche questa è poco usata a causa della sua incompatibilità con il connettore RJ45. La categoria e la schermatura del cavo sono sempre indicate sopra di esso perché è un obbligo della norma.
Un patch bay viene usato per collegare le porte della rete e delle apparecchiature telefoniche ai cavi di rete in entrata. La sua installazione è necessaria per le strutture che dispongono di un determinato numero di apparecchiature IT e / o telefoniche collegate in rete.
Il vantaggio principale di un patch panel è che semplifica l’organizzazione e l’uso del cablaggio.
Generalmente è costituito da un router, uno o più interruttori e piastre usate per ricevere i cavi collegati alle prese situate sulle pareti. Un sistema di comunicazione con connessione incrociata consente di tenere meglio conto delle esigenze multimediali di un cliente e di fornirgli apparecchiature più versatili.
Il pannello patch permette di regolare la configurazione in un edificio ed è vantaggioso in quanto sfrutta la distribuzione continua di un segnale diverso in un singolo socket.
Scegliere bene i cablaggi
Ad esempio, se la connessione Internet non è più richiesta in una stanza ma l’accesso alla telefonia è ancora necessario, è possibile mantenere quest’ultima grazie al patching del computer.
Il vano patch comprende due tipi di pannelli di distribuzione: un pannello di distribuzione telefonica e un pannello di distribuzione collegato alle scatole a muro tramite cavi che passano attraverso le pareti.
Quest’ultimo viene utilizzato per collegare i cavi dalle porte del pannello di distribuzione dello switch o del telefono ai cavi collegati alle prese a muro situate ai piani dell’edificio aziendale, dove è collegato un cavo telefonico o un cavo di rete.
I pannelli patch professionali di Categoria 6 con 24 porte costano mediamente 40 euro. Una confezione da sei cavi patch bilanciati stereo da 6,3 mm, pressofusi, di colori diversi per un facile riconoscimento anche in luoghi pubblici costa 15 euro.
Sono i prezzi medi che si trovano su Internet ed è consigliabile cercare nei negozi on-line per trovare l’articolo giusto.
Alcuni cavi costano anche meno, ma bisogna vedere la qualità e le funzionalità che offrono. Come sempre è meglio fare attenzione comprando in rete a non rivolgersi a siti esageratamente lontani che non siano in Europa.
La garanzia non sarà valida e c’è il rischio che l’articolo spedito rimanga fermo alla dogana e arrivi dopo parecchi mesi, magari dietro pagamento delle tasse doganali. I cavi patch non costano molto, quindi si possono comprare anche presso i negozi fisici di elettronica.
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