Si prova ad avviare, si gira la chiave di avviamento o si preme il relativo pulsante e… Il motore può girare un po’, come se tossisse… o nemmeno quello. E se è rimasto fermo per diversi giorni, è molto probabile che ci sia la batteria scarica. Spieghiamo passo dopo passo come ricaricare in modo corretto una batteria per auto. È semplice, ma devi tenere conto di diverse possibilità e, soprattutto, di alcune misure precauzionali per non mettere in pericolo la tua integrità o quella della tua auto.
Che fare quando la batteria è scarica
A tal proposito, il punto di partenza è che, quando provi ad avviare un’auto con la batteria scarica e non riesci a farlo, dovresti provare a farlo con tutti i cosiddetti consumabili elettrici spenti (radio, aria condizionata, luci dell’auto e dell’abitacolo in modo che nulla sminuisca la “scintilla” iniziale. Non insistere con la chiave.
Se dopo aver effettuato un paio di volte o più tentativi di avviamento del motore vedi che non ci riesci, evita di insistere. In caso contrario, potresti danneggiare il sistema di accensione e rovinare il motorino di avviamento. Nelle vecchie auto in cui l’elettronica esisteva a malapena, a volte un piccolo trucco funzionava.
Assicurarsi che non ci fosse nessuno in giro (si inseriva la prima marcia o la retromarcia se si fosse parcheggiato davanti a un muro o un’altra macchina) e, senza premere la frizione, la chiave di accensione è stata azionata delicatamente, ben consapevoli che l’auto potrebbe inciampare in avanti di qualche metro.
Sebbene non fosse la tattica ideale per quel primo avviamento (e poi l’alternatore ha fatto il suo lavoro), poteva essere utile in caso di emergenza e disperazione. In molte occasioni quella piccola spinta è servita a muovere un po’ un motore di avviamento meccanico e il miracolo ha funzionato, almeno per tornare a casa o andare all’officina più vicina.
Le auto moderne sono elettroniche
Al giorno d’oggi l’elettronica non lo rende così facile e, per di più, in alcuni modelli l’accensione non può più essere inserita senza premere il freno o la frizione (appunto, per una questione di sicurezza – evita il tintinnio all’indietro o in avanti involontariamente). Non buttare giù l’auto da una collina in seconda marcia!
Di fronte a un’auto senza batteria, la solita cosa è che c’è ancora qualcuno che suggerisce di spingere la macchina, preferibilmente in discesa, inserire la seconda marcia e, appena prende velocità, alzare il piede dalla frizione e girare la chiave.
Le persone l’hanno fatto davvero? Ovviamente. E ha funzionato a meraviglia sulle auto d’epoca (e sulle moto d’epoca, purché avessero il cambio). Ma se prima era rischioso per la sicurezza stradale, da anni è ancora meno consigliato sotto quell’aspetto e nella meccanica. Il motivo è semplice: i veicoli di oggi dipendono fortemente dall’elettricità e dall’elettronica.
E la solita cosa è che, a motore spento, lo sterzo e i freni sono praticamente bloccati (i freni di solito hanno un residuo per la sicurezza). E, naturalmente, potresti danneggiare qualche altro elemento. Veniamo ad un altro dei classici consigli, un’operazione d’emergenza perfettamente valida per poter circolare a breve termine. Infatti, se la tua batteria ti ha già dato problemi, non esitare a tenere presente il prossimo punto di questa pratica su come caricare una batteria con cavi e clips.
Caricare la batteria scarica con i cavi
La cosa più importante è, con molta attenzione non toccare i terminali con le mani e ricevere una scossa elettrica, collegare il terminale positivo del donatore al terminale positivo della tua auto e il negativo al suo negativo, senza incrociare i poli (o potresti causare gravi danni al sistema di accensione, all’alternatore, al motorino di avviamento).
Con una batteria nuova o usata è sempre consigliabile portare nel bagagliaio cavi in rame di buona lunghezza e di notevole spessore (nel caso la batteria sia lontana da dove si può mettere l’auto donatrice).
Saranno molto utili se sei tu quello colpito o se devi aiutare qualcuno. E se nel tempo rilevi che l’isolamento dei morsetti o dei cavi stessi presenta tagli o altri danni, non esitare a buttarli via. Ci sono prodotti sul mercato un po’ più professionali per questi casi.
Sono come batterie mobili esterne ma con molta più potenza, in modo tale che in ogni momento sono pronte a mettere una iniezione ad alto voltaggio nella batteria e a farla avviare. Sarebbe come avere un donatore a tua disposizione 24 ore su 24. L’idea è buona, ma molti modelli non sono all’altezza. Anche l’involucro di alcuni di essi ha finito per bruciare in modo deludente e pericoloso non reggendo la propria temperatura di lavoro.
Controllare quanto è scarica la batteria
Finora abbiamo parlato di rimedi urgenti per togliersi di mezzo e, in caso di successo, che l’alternatore faccia il suo lavoro e ricarichi la batteria. Ma, purtroppo, se questo elemento è già danneggiato (a causa della vecchiaia, della mancanza di manutenzione o per una scarica troppo elevata), la stessa cosa succederà a te prima piuttosto che dopo.
Come fai a sapere se una batteria è scarica e devi portarla alla discarica o semplicemente scarica ma può essere rianimata senza doverne acquistare una nuova?
Per scoprirlo, a volte basta guardare il voltmetro del veicolo stesso. Tuttavia, la verità è che pochissime auto hanno questo elemento (che anni fa era un classico sul cruscotto delle auto, sia in quelle popolari che in quelle più equipaggiate). Inoltre, oggi è probabile che, se si dispone di questa opzione, le informazioni appariranno sul display di un grande schermo, come parte del computer di bordo che non si attiverà se la batteria è scarica.
Alcune batterie (soprattutto quelle a tenuta stagna) sono dotate di un piccolo indicatore di carica. A seconda del modello, può essere un elemento utile per determinare se il carico è ottimale oppure no.
Esiste un dispositivo in grado di misurare diversi parametri in un circuito elettrico, come tensione, intensità o resistenza. Inserendolo in Volt è possibile determinare la carica della batteria.
- – Oltre 9 o 10 volt, ci saranno possibilità di caricarla correttamente.
- – Se la batteria è a 9 o 10 volt, sarà difficile rianimarla.
- – Al di sotto di questi valori è necessario pensare a sostituirla.